Rocce e conchiglie
Rocce, coralli, conchiglie si sono via via frantumati nel tempo immobile di milioni di anni, fino a diventare granelli di diametro non superiore ai 2 millimetri. Diciamo “sabbia”, ma è solo un concetto della mente sbrigativa che opera per semplificazioni.
Nella sabbia variano i colori, la composizione minerale, la granulometria. Con la sabbia si fanno il vetro, i castelli, i disegni che durano il tempo di una risacca. Nella sabbia vengono deposte le uova della tartaruga marina, si fanno accomodare i pezzi che in cottura rischiano deformazioni.
Ecco, dacché faccio ceramica a tempo pieno, il mio attaccamento alle parole si va consumando al fuoco di meraviglia che provo dinnanzi alla ricchezza che esse possono solo – come un dito puntato da molto lontano – indicare.
