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La terra si racconta

La terra si racconta | argille crude e terra (2022). Presentata al Festival della Ceramica di Verona alla mostra-concorso "Con le mani nella terra alla scoperta del mondo vegetale". Il pezzo è foggiato a colombino con argilla prelevata dal terreno intorno a una vecchia fabbrica di tubature in grès nella bergamasca. Il pastiche multicolore che la avvolge è realizzato con tutte le argille che uso, dal galestro alla porcellana. L'opera vuole mostrare tutta la ricchezza che per me ceramista ha la parola "terra". Terra come suolo che ci nutre, frutto...

Cari bambini

Cari bambini, fare scultura è un gioco difficile. Molto diverso dal fare un vaso. Qui c'è una posta in gioco che si chiama espressione. È una bella sfida e voi ve ne siete subito accorti e avete avuto paura. Sentiamo che il lavoro è fuori controllo, iniziamo a essere critici e a fissarci sui dettagli. A volte c'è repulsione o addirittura disperazione. Mentre è all'intero che bisogna guardare, come se la figura o il cane li vedessimo da lontano. I particolari vengono dopo, molto dopo. Questo perché è...

Sculture

Una delle cose buone di questo periodo di segregazione è aver potuto, con la lentezza che richiede, portare avanti il lavoro su queste mie figure in grès nero che con scarsa fantasia ho chiamato donne-vaso. Sono ancora per me misteriose. Rivelano aspetti diversi di un femminile raccolto e assorto. Alcune regali e maestose, altre chine, schive, pudiche. Alcune ancora sono biscotto, in attesa dell'ultima prova del fuoco che le trasformerà irrimediabilmente....

Di ferro e di rame

Ovunque vada, il mio occhio segretamente è in cerca di forme. Quando sono entrata nel cimitero di Villandro, val d’Isarco, noto per la lavorazione delle croci in ferro battuto, non ho visto altro che questi piccoli contenitori appesi in ferro o rame. Uno diverso dall’altro, stondati anche sul fondo, con quegli irresistibili disegni che il tempo lascia sui materiali arcaici (ma forse anche la plastica consumata può avere una sua poesia). Pieni d’acqua per la recente pioggia, mi hanno subito riportato al sacro naturale, per cui l’acqua...

100 anni fa

Il 12 aprile 1919, all’indomani della sconfitta tedesca, nasceva a Weimar sotto la direzione dell’architetto Walter Gropius una scuola che unificava l’Accademia di belle arti e la Scuola di artigianato artistico. Chiedeva di ritornare all’artigianato seguendo l’esempio dell’Arts and Crafts Movement di William Morris e promuoveva una riconciliazione dei saperi tecnico e artistico, intellettuale e manuale. Sognava con toni visionari una comunità di artisti-artigiani che a partire da tecniche e metodi, pratica ed esperienza riunisse l’arte in tutte le sue manifestazioni rendendola popolare e collettiva. Cent’anni fa...

Open Work

La giornata di ieri, benedetta da un tempo splendido, si è conclusa con un rush finale in cui sono state decorate con grande partecipazione le 58 formelle che avevo preparato per Open Work, l’opera a parete pensata per il nuovo spazio dell’associazione Sloworking. La trafila ha scatenato l’immaginazione, una noce d’argilla è diventata il materiale di costruzione per ponti e ardite architetture. Spiriti zen hanno disturbato la superficie solo con tracce sottili. Una straordinaria varietà che evoca l’utopia a me più cara, l’equilibrio funambolico della bellezza plurale, l’armonia...