Gres
3Cosa c’entra Picasso, domanderete. Picasso con la ceramica soprattutto – un’avventura che comincia a Vallauris, in Provenza, alla metà dei tristi anni Quaranta – insegna e trasmette la felicità che sprigiona dall’immediatezza del gesto. Gesto veloce che sgorga qui e ora, senza sottostare a misure, giudizi, aggiustamenti, ma godendosi la gioia di pasticciare con acqua e terra come bambini.
La linea di di tazzine e teiere nascono da una danza: una danza sul tornio in cui l’argilla, morbida come burro, ondeggia come in alto mare. Il profilo della bocca viaggia su un piano inclinato (lo taglio di proposito), il dito medio sale di sghimbescio e lascia tracce saporite. Solo la chiocciola ben marcata sul fondo esprime il perfetto della rotazione.
Grès nero, cottura 1240° C
Resistenti in lavastoviglie