Informativa sull'uso dei cookie

Search

Parole a margine

Un gioco tra me e la terra

Ancora un pezzo ottenuto a scavo, lavorando in presa diretta senza sapere in anticipo dove la terra mi condurrà. Stabilisco solo il punto di partenza, sbozzando la base. Poi aspetto un tratto, un movimento – direi un segno – che dia l’avvio al tutto. È un gioco tra me e la terra, lei preme per farsi forma, io avanzo curiosa di vedere cosa si rivelerà. A volte l’incontro non avviene, la forma non matura, e io senza rimorso la faccio rientrare nell’informe. Se così accade, per lo...

Circolo virtuoso

Per lavorare la porcellana devi essere centrato. Ma lo stesso lavorarla in poco tempo ti centra. Cala un silenzio riposante, senti pace giù in basso, nelle viscere. Perché? La mia risposta sta nelle generose risonanze che il lavoro a mano produce. A volte il tornio impone un ritmo che può non corrispondere a quello interiore, come quando siamo costretti a rimanere in auto circondati da prati in fiore e declivi invitanti. Bisogna scendere e proseguire a piedi. La bellezza chiama un contatto intimo, senza mediazioni....

Da una pallina d’argilla

Sì, il tornio esercita un magico incantamento. Ma la pallina d’argilla tenuta tra le mani che si apre e cresce sotto la pressione delle dita (lo chiamano pizzicato/pinching), ha una diversa risonanza. È un gesto arcaico. È cura, pazienza. Affondi il pollice e inizi a premere girando la pallina tra le mani, e potresti quasi procedere a occhi chiusi. Sono i polpastrelli a saggiare istante dopo istante lo spessore della terra, l’andamento della forma. Il ritmo interiore tiene la rotta e governa le dita....